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UN RIFUGIO, NON UNA “TANA”

Lunedì, 10 marzo 2025

Quando i Filistei udirono che Davide era stato unto re d’Israele, salirono tutti a cercarlo. Davide lo seppe e scese alla fortezza ( 2 Samuele 5:17 ).

Quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re di tutto Israele, salirono tutti in cerca di lui; e Davide, saputolo, uscì loro incontro (1 Cronache 14:8).

I due versetti di oggi descrivono l’esordio di Davide come re di tutto Israele e come, appena ricevuta la notizia, i Filistei, accantonando ogni disaccordo, si precipitarono contro di lui per ucciderlo.

Ad una lettura superficiale, i cronisti sembrano contraddirsi: da un lato, Davide si rifugia in una fortezza; dall’altro, esce per affrontare i nemici. In realtà, essi evidenziano due aspetti fondamentali di come si deve reagire di fronte alle avversità: la riflessione e l’azione.

Davide aveva già sconfitto i Filistei, ma fu durante il suo periodo da esiliato, in fuga dalla persecuzione di Saul, che ebbe modo di conoscerne a fondo la violenza e le strategie. Ricevuta la notizia dell’attacco, la sua prima mossa fu cercare un“luogo sicuro” dove preparare la risposta al nemico storico di Israele.

Successivamente, dopo aver riflettuto e consultato il Signore, uscì in battaglia,infliggendo ai Filistei una sconfitta memorabile.

Questo episodio ci invita a riflettere sull’importanza di non agire avventatamente di fronte alle sfide e alle difficoltà della vita.

In un’epoca in cui perfino le conversazioni più banali si trasformano in battibecchi– se non in vere e proprie guerre di parole – e in cui l’impulsività e la risposta pronta sono considerati sinonimo di successo, capacità e persino spiritualità,preghiamo affinché Dio ci guidi a non seguire questa tendenza.

È bene, fratelli e amici, riscoprire la preziosa virtù della riflessione, imparando, in ogni circostanza, a trovare rifugio in Cristo e nella Sua Parola, prima di reagire o agire impulsivamente, rischiando di soccombere.

La riflessione, però, deve essere intesa come un rifugio momentaneo e non come una tana in cui nascondersi per evitare l’azione e il confronto, perché se non siamo pronti a uscire allo scoperto non potremo mai raggiungere la vittoria!