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“INTANTO…”

Lunedì, 20 gennaio 2025

Egli rimase nascosto presso di loro nel tempio di Dio per sei anni; intanto, Atalia regnava sul paese (2 Cronache 22:12)

Atalia era figlia del re Acab e di Izebel; proveniva, dunque, da una famiglia idolatra e spietata. Aveva sposato Ioram, re di Giuda, portando con sé l’influenza idolatrica di Israele. Dopo la morte violenta di suo figlio Acazia, Atalia usurpò il trono e tentò di sterminare la dinastia davidica, per eliminare i suoi rivali. Nonostante il suo piano sembrasse andato a buon fine, uno dei discendenti di Davide, Ioas, un neonato, fu salvato dalla zia Ioseba, moglie del sommo sacerdote Ieoiada. Così il bambino fu nascosto nel tempio del Signore per sei anni, mentre Atalia regnava incontrastata a Gerusalemme.L’avverbio di tempo “intanto”, che il cronista usa per indicare come il trono di Davide fosse occupato da una donna malvagia e idolatra, assume un significato straordinario e ci invita ad osservare la scena da diverse prospettive.Intanto… la malvagità regnava. Il male sembrava aver prevalso sul bene, lasciando la figlia di un assassino non solo libera e impunita, ma anche in posizione di prestigio.Intanto… il trono di Davide era vacante, la promessa di Dio di rendere stabile per sempre il suo regno sembrava essere venuta meno.Se le cose stessero così, non potremmo far altro che concludere la storia con una tristezza infinita.In realtà dobbiamo considerare un altro “intanto”, il più importante di tutti: intanto… mentre Atalia regnava, il piccolo Ioas, figlio di Davide, stava crescendo e, ben presto, sarebbe salito al trono, ristabilendo l’ordine stabilito da Dio.Da questa vicenda traiamo una piccola, ma fondamentale, lezione per noi: quando l’adempimento del piano e delle promesse di Dio per la nostra vita sembrano ostacolati, rallentati o perfino compromessi, non facciamoci confondere da quel che appare in superficie, perché “intanto” Dio sta operando in modi e tempi che noi non possiamo ancora comprendere. Incoraggiati da questa storia, ricordiamo la Parola del Signore: “Io opererò; chi potrà impedire la mia opera?”