
Lunedì, 3 marzo 2025
Il Signore continuò ad apparire a Silo, poiché a Silo il Signore si rivelava a Samuele mediante la sua parola. E la parola di Samuele era rivolta a tutto Israele. ( 1 Samuele 3:21 – 4:1 )
Il capitolo quattro del primo libro di Samuele riporta uno dei momenti più tristi e oscuri dell’epoca dei Giudici e si conclude con la descrizione di una sconfitta devastante e della cattura dell’Arca dell’Alleanza da parte dei Filistei, lasciando un segno profondo e doloroso nella memoria collettiva di Israele.
Le decisioni prese in quella vicenda sono sconcertanti e producono esiti drammatici: una prima sconfitta, la colpa attribuita a Dio, l’azione avventata diportare l’Arca in battaglia, la seconda sconfitta, la cattura dell’Arca, la morte di Eli, preceduta da quella dei suoi figli e seguita da quella della nuora.
Ciò che stupisce di più, però, è che il popolo aveva a disposizione un profeta, Samuele, con un’evidente chiamata divina, autorevole e affidabile, ma nessuno pensò di consultarlo: un incredibile spreco!
Questo grave errore di valutazione dovrebbe spingerci a una profonda riflessione.
Quante volte, pur avendo a disposizione la Bibbia, la Parola ispirata di Dio, e potendo contare sulla speciale presenza dello Spirito Santo, prendiamo le nostre decisioni senza avvalerci di queste meravigliose “risorse” divine?
Dio ci aiuti, amici e fratelli, a non sprecare una così grande ricchezza! Non solo per evitare umilianti sconfitte, ma anche per realizzare straordinarie vittorie al servizio di Cristo, nostro Salvatore!