Lunedì, 25 novembre 2024
Noi abbiamo chiaramente visto che il Signore è con te (Genesi 26:28)
La storia di Isacco non è costellata di eventi clamorosi né di colpi di scena straordinari, ma è piuttosto simile al quieto fluire di una vicenda chiaramente caratterizzata dalla benedizione di Dio.
Il nostro versetto descrive la conclusione di una fase in cui Isacco, benedetto dal Signore, è oggetto dell’invidia, dell’ostilità e dei dispetti degli abitanti del paese che, a un certo punto, colpiti dall’evidente presenza di Dio nella sua vita, gli chiedono di siglare un’alleanza.
Che cosa avevano visto in Isacco per sviluppare una certezza così solida?
Di certo avevano visto un uomo molto ricco, ma in realtà egli lo era già prima, visto che era figlio di Abraamo.
Possiamo solo immaginare che i Filistei rimasero colpiti dalla resilienza di Isacco, dal fatto che non si fece scoraggiare né amareggiare dall’opposizione e dai dispetti.
Isacco, infatti, invece di attardarsi in liti e in contese, aveva continuato il suo cammino, finché gli stessi che lo avevano ostracizzato gli andarono incontro per chiedergli un’alleanza.
- Quale fu il motivo di questo mutato atteggiamento?
- Noi abbiamo chiaramente visto che il Signore è con te.
Qualunque ne fosse la ragione, quegli uomini erano stati indotti a riconoscere la mano di Dio nella vita di Isacco.
Il Signore ci aiuti a comprendere che anche se la Sua presenza nella nostra vita non sempre si manifesta per mezzo di prodigi vistosi e miracoli eclatanti, può essere testimoniata anche dalla calma nella tempesta, dalla pazienza nelle sofferenze e dalla determinazione nelle difficoltà.
Quando queste caratteristiche di natura e origine divina si manifesteranno in noi, perfino il nemico più ostile non potrà negare l’evidenza e dovrà riconoscere che Dio è con noi!